Rieducazione del gesto grafico
Rieducazione del gesto grafico
Per un bambino imparare a scrivere è sempre una grandissima conquista. Scrivere agevolmente e in modo chiaro significa riuscire ad esprimere e comunicare i propri pensieri e le proprie emozioni, stabilire delle relazioni dirette, interagire in modo personale e consapevole. In altre parole, significa diventare grande, uscire dal guscio protettivo della famiglia e presentarsi al mondo da protagonista.
Scrivere con fatica, disagio o dolore non può che avere forti ripercussioni sull’immagine che il bambino ha di sé e delle proprie capacità, inducendo un senso di inadeguatezza, sfiducia e frustrazione, penalizzando la qualità delle relazioni e il rapporto generale con la scuola.
Favorire l’apprendimento di una scrittura agevole, leggibile e adeguatamente veloce è una premessa fondamentale per assicurare il benessere psicofisico del bambino e creare le condizioni per la sua crescita equilibrata ed armonica, obiettivo primario di qualunque approccio pedagogico. Per raggiungere gli obiettivi il rieducatore lavora su tre livelli: il livello motorio con esercizi per tonificare e dissociare braccia, mani e dita; il livello posturale con l’impostazione di una postura e un’impugnatura corrette; infine il livello grafo-motorio con esercizi che utilizzano tecniche pittografiche e scrittografiche secondo criteri metodologici precisi introdotti a partire dalla metà del secolo scorso da Julian De Ajuriaguerra e Robert Olivaux, e dai loro allievi tra cui Chantal Thoulon-Page e Alessandra Venturelli.
Obiettivi del percorso:
A chi è rivolto:
Questo percorso si rivolge a bambini della scuola primaria.